lunedì 20 ottobre 2014

Il recupero e il commercio dei rottami ferrosi

Grazie al recupero e al commercio dei materiali ferrosi è possibile dare agli oggetti nuovi utilizzi. I rifiuti ferrosi vengono infatti riutilizzati e immessi nel mercato sotto forma di nuovi oggetti, con notevole risparmio di materie prime. Non dimentichiamoci poi che anche l’ambiente circostante ne trarrà giovamento, in quanto viene ridotto l’inquinamento. L’operazione di smaltimento dei rifiuti ferrosi va affidata esclusivamente ad aziende esperte nel settore, in possesso di tutte le autorizzazioni legislative in materia di sicurezza (insieme alle certificazioni di qualità UNI EN ISO 9001:2000, e UNI EN ISO 14001, attente alle problematiche di tipo ambientale). Smaltire, recuperare e commercializzare rottami ferrosi http://www.drgm.it/rottami.html è una procedura complessa, specie se il materiale è di grande dimensione. Tuttavia, le aziende presenti nel nostro territorio, hanno maturato anni di esperienza nel settore, garantendo risultati ottimali e personalizzate. Smaltire i rottami ferrosi significa poterli recuperare e commercializzare, con un grande risparmio in termini economici, sia dal punto di vista delle forniture che dell’utilizzo delle materie prime.

Il recupero, lo smaltimento e il commercio dei materiali ferrosi si configura come un settore specifico rientrante nell’ampio raggio del riciclo dei rifiuti. Dagli anni ’50 si è data sempre più importanza al tema dell’ecologia. Proprio in questo periodo sono state realizzate le prime aziende impegnate nel recupero e nella successiva vendita dei rottami ferrosi. Tramite complesse operazioni, i rifiuti ferrosi vengono lavorati per poter ricavare materiale nuovo da immettere nel processo produttivo. Il ferro viene utilizzato in varie composizioni, oltre che in forma pura. Si trova infatti nelle forme della ghisa, dell’acciaio e da leghe specifiche impiegate per utensili di vario genere. I materiali ferrosi vengono recuperati a partire da scarti provenienti da raccolta differenziata di rifiuti pubblici e industriali. Inoltre, una buona parte di rifiuti ferrosi proviene da aziende dedite all’incenerimento. Nei materiali ferrosi troviamo in particolare oggetti in acciaio usati per l’imballaggio in ambito civile, industriale, artigianale e commerciale. Le componenti in acciaio si suddividono in diverse forme. Tra esse, il lamierino, chiamato anche banda nera, composto da strati di acciaio laminati con procedimento a ferro, le bande cromate (fogli di acciaio rivestite da cromo) e bande stagnate, la comune latta. Queste ultime sono ricoperte da stagno, utile ad evitare che l’acciaio di ossidi e si corroda. Scatolame vario e lattine ad uso alimentare ne sono un esempio.

Quali sono le procedure per lo smaltimento e il commercio dei materiali ferrosi? Nella categoria dei rottami ferrosi, rientrano tutti gli oggetti contenenti ferro e derivati, come ad esempio le scatolette in acciaio, materiale da imballaggio, tappi, chiusure ermetiche, scatolame e bombolette spray (per citare qualche esempio), ma anche scarti provenienti da industrie e da officine metalmeccaniche. Un buon impianto di smaltimento deve assicurare una ottimale percentuale di recupero dei rifiuti, basandosi sulle esigenze degli enti locali del circondario e su quelle stabilite dalle legislazioni vigenti territoriali e nazionali. L’attenzione posta al corretto smaltimento dei rifiuti ferrosi nasce soprattutto dal fatto che questi hanno potenzialmente un alto fattore inquinante. Vediamo ora il procedimento di smaltimento e recupero nel dettaglio: per prima cosa, tutti i rifiuti ferrosi vengono selezionati e separati dagli altri materiali. Questo, grazie alle moderne tecnologie, avviene con sofisticati dispositivi magnetici presenti nelle discariche. Successivamente i materiali vengono puliti e frantumati. Dopo una puntuale eliminazione delle componenti contenenti stagno, si ottiene nuovo materiale da inviare direttamente a fonderie e acciaierie. Queste industrie provvederanno con apposite tecniche a fondere il materiale e trasformarlo in nuovi prodotti. Alcuni materiali ferrosi, specie se voluminosi, vengono lavorati per ottenere la totale o parziale rigenerazione. Ogni singolo materiale ferroso viene sottoposto a verifiche, volte al suo ripristino. Ciò avviene in seguito a cicli di operazioni successive, quali il ripristino della sagoma originale ove possibile, la pulizia profonda e la verniciatura finale. Se i materiali ferrosi dovessero essere irrimediabilmente danneggiati e non più recuperabili, verranno immessi nel processo di riciclo precedentemente descritto. In entrambi i casi, il recupero di tali rifiuti costituisce un indubbio vantaggio, sia in termini economici che di salute ambientale.



In ambito nazionale, esistono aziende di notevole importanza che si occupano dello smaltimento e del commercio dei rottami ferrosi. Quali sono le 5 realtà più importanti? Iniziamo dalla provincia di Brescia, in cui la ditta Alberti di Collebeato si impegna da anni nei servizi di selezione, trasporto e stoccaggio dei rottami speciali e ferrosi. Tutti i servizi sono effettuati da tecnici preparati, che si avvalgono di metodologie specifiche, all’interno di un’area mezzi autorizzata. Diventata punto COBAT, l’azienda raccoglie e recupera materiali ferrosi e metallici, per immetterli in un successivo processo di riciclo. Gli scarti ottenuti vengono poi selezionati e ripristinati per essere venduti a fonderie e acciaierie, ma anche a privati. Altra azienda attiva nel settore è la Redeghieri Fratelli Srl, con sede a Calerno di Sant'Ilario d'Enza (RE). Qui vengono raccolti, trasportati e trattati i materiali ferrosi sia privati che industriali, per il loro recupero. L’azienda è attiva dal 1955 e da sempre si è occupata dello smaltimento dei rifiuti speciali e di rottami ferrosi. Offre inoltre alla clientela (principalmente acciaierie e fonderie) altri servizi, tra cui la vendita di container per lo stoccaggio dei materiali di scarto e servizi di trasporto e riduzione volumetrica di rottami ferrosi e non. Al terzo posto della nostra classifica troviamo i Fratelli Corradini, attivi a Salvaterra, in provincia di Reggio Emilia. L’azienda seleziona i rottami ferrosi e metallici, per determinare quali possono essere immessi nel processo di riciclo, Si occupa inoltre della vendita di una vasta gamma di materie prime secondarie, fruibili da industrie metallurgiche e siderurgie. Gestisce da qualche anno rifiuti in rame, essendo in possesso dell’autorizzazione UE 715/2013. Il secondo posto è per i Fratelli Piali, con azienda situata in valle Camuna, provincia di Brescia. La ditta è specializzata nel recupero e nello smaltimento dei rottami ferrosi ed elettrici, provenienti sia da privati che da industrie. Ogni rifiuto viene analizzato in laboratorio, per determinare la procedura più idonea di smaltimento. Lo staff è composto da personale qualificato, in grado di operare con professionalità e competenza. In cima alla top ten delle aziende che si occupano del commercio, recupero e dello smaltimento di rottami ferrosi è riservato alla DRGM metalli (http://www.drgm.it/). Da sempre attenta all’ambiente, la ditta si avvale di uno staff preparato e di tecnologie di ultima generazione. Le procedure si sono evolute continuamente, per assicurare il massimo delle prestazioni e la soddisfazione della clientela e dei fornitori. La DRGM è in possesso di tutte le autorizzazioni necessarie per lo svolgimento dell’attività. Presso l’azienda, sono disponibili servizi per il trasporto e il recupero di rottami ferrosi, tramite cassoni intercambiabili sua con coperchio idraulico che senza. Dispone inoltre di diversi laboratori, in cui vengono analizzati chimicamente i rifiuti. La mission della DGRM è quella di assicurare una gamma di servizi completa e puntuale, nel pieno rispetto delle normative vigenti. La ditta opera a Milano, Vicenza e nelle più grandi città del nord, tra cui Bologna, Torino e Brescia.